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Sanatoria cartelle e condono: differenza tra stralcio e cancellazione

Sanatoria cartelle e condono: differenza tra stralcio e cancellazione e perché alla fine la cancellazione è sparita.

Si può parlare di condono delle cartelle esattoriali? forse non più dopo la piega che ha preso l’operato del Governo adesso. In effetti la sanatoria delle cartelle che il Governo ormai ha varato ha perso le originarie sembianze dell’autentico condono. Inizialmente si parlava di cancellazione automatica di tutti i mini ruoli dal 2000 al 2015 di importo per singola partita fino a 1.000 euro. Per le altre cartelle, di importo più alto o più fresche come date, c’era la rottamazione, che tra sconti e rate era abbastanza favorevole. Poi le lamentele dei Comuni, che hanno chiesto di poter decidere, ha ribaltato tutto. Ma non certo facendo perdere alla sanatoria, un appeal che non può non essere considerato. Sanatoria cartelle e condono quindi hanno lasciato il campo a singoli provvedimenti dettati da evidenti problematiche che il Governo ha trovato durante la stesura della misura.

Cancellazione e stralcio, come fare e quali differenze ci sono

Per prima cosa, per comprendere i provvedimenti, in attesa che Agenzia delle Entrate chiarisca tutti i dettagli, va fatta una netta distinzione tra cartelle e cartelle. Ci sono quelle che hanno lo Stato come ente che incassa i debiti dei contribuenti. parliamo dei debiti verso i Ministeri, verso Agenzia delle Entrate, verso l’INAIL o verso l’INPS tanto per citarne alcuni. E poi ci sono quelli che rientrano nei debiti verso gli enti locali, come il bollo auto delle Regioni per esempio, oppure come la TARI, l’IMU e la TASI per io Comuni. Anche le multe per le infrazioni al Codice della Strada vanno distinte tra quelle comminate dai Carabinieri per esempio o quelle della Polizia Locale. Cambia anche in questo caso l’ente a cui i soldi finiscono.

Le diverse vedute di cancellazione cartelle e stralcio cartelle

Alcuni Comuni hanno già manifestato l’ok a concedere lo stralcio ai loro contribuenti. Altri invece hanno detto di no a questa agevolazione. Il Governo infatti alla fine ha assecondato ciò che i Comuni volevano, cioè poter scegliere. Ma se inizialmente sulle cartelle degli enti locali si parlava di cancellazione totale, adesso si è passati allo stralcio. In termini pratici, il debito e quindi la cartella, per i cittadini dei Comuni che hanno detto di no allo stralcio, resterà da pagare. Ma resterà da pagare il debito e la cartella anche per i cittadini dei Comuni che hanno aderito allo stralcio. Per loro l’unico vantaggio resterà la cancellazione di interessi e sanzioni dal debito iniziale.