La sanatoria delle cartelle esattoriali ormai è diventata realtà ed i contribuenti potranno sfruttare tutte le possibilità che questa sanatoria offre. E non sono poche, nonostante su alcuni provvedimenti le limitazioni sono state importanti. Parliamo della cancellazione delle cartelle, che non tutti i contribuenti potranno ottenere perché non tutti i Comuni hanno aderito. Nel frattempo però, ecco chiaro e lampante il meccanismo della nuova rottamazione delle cartelle.
Stralcio e cancellazione, tutto automatico, ma solo per pochi
La cancellazione delle cartelle esattoriali riguarderà tutti i debiti affidati all’Agente della Riscossione tra il primo gennaio del 2000 e la fine del 2015. Ma si tratta delle cartelle affidate all’Agente della Riscossione da Agenzie Fiscali, Amministrazioni Statali o Casse Previdenziali Pubbliche. I debiti cancellati devono essere inferiori a 1.000 euro per singola cartella. Ma se sono di Comuni e Regioni, come IMU o bollo auto per esempio, deve essere l’Ente locale a decidere se aderire o meno alla cancellazione. Che nel frattempo, per loro diventa stralcio, perché non si parla più di cartelle cancellate del tutto, ma solo di riduzione degli importi dovuti. Che verranno ridotti delle sanzioni e degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo.
Le vie della rottamazione quater
Sulla rottamazione delle cartelle il provvedimento è chiaro e le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate sono altrettanto chiare. Nulla di nuovo su scadenze e date. Cambia tutto per quanto concerne la possibilità di adesione alla sanatoria. Non è obbligatorio lo SPID, e nemmeno le credenziali di accesso ai servizi digitali dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, come la CIE o la CNS. Tutti potranno presentare la domanda in area libera sul sito dell’ADER.
Sanatoria cartelle esattoriali 2023, come sfruttarla al massimo
Allegando la fotocopia del documento di riconoscimento gli interessati potranno presentare domanda indicando una per una tutte le cartelle che intendono rottamare tra quelle che, a prescindere dagli importi, sono diventate ruolo dal 2000 al giugno 2022. Ecco come fare quindi con la Sanatoria cartelle esattoriali 2023. E come sfruttarla al massimo, chiedendo tutte le 18 rate ed arrivando a pagare l’ultima entro il 30 novembre 2027.
Anche più domande di rottamazione nella sanatoria delle cartelle
Aderendo alla rottamazione c’è da considerare però che occorre rinunciare ad azioni contro Agenzia delle Entrate sia in futuro che quelle già avviate. E per tutte le cartelle inserite nella domanda di definizione agevolata. Ciò che è possibile fare però è presentare più domande di rottamazione. Ognuna con i ruoli che si desidera inserire. Quindi, se su un debito si pensa di fare opposizione, meglio lasciarlo da parte, e magari rimandare ad un secondo momento l’inserimento nella rottamazione. In quel caso sarà necessaria una nuova domanda. Infatti dall’Agenzia delle Entrate Riscossione fanno sapere che i contribuenti potranno presentare sempre entro il 30 aprile 2023, anche ulteriori domande riferite a carichi non inseriti nella precedente.