Il mondo della scuola è in continua evoluzione. Cambiano le regole, le strutture scolastiche e si va sempre più verso la tecnologia. Cambiano le metodologie di studio, variano le materie, ne entrano sempre di nuove. Ma l’approccio alla scuola e allo studio da che mondo e mondo è sempre uguale e varia da studente a studente. Usando termini che sono di dominio comune ci sono i “secchioni” e gli “asini”, ci sono quelli bravi e quelli meno bravi, quelli che si applicano e i pigri e ci sono anche quelli dediti al dovere ed i cosiddetti furbetti. Perché anche nella scuola ci sono i furbetti come ci sono per l’Assegno di Inclusione, il bollo auto e così via dicendo.
Per esempio ci sono quelli che usano lo stratagemma solito che non cambia mai da decenni, cioè il copiare. Solo che adesso dopo una direttiva UE copiare diventa più difficile. E adesso vedremo il perché.
Scuola, chi copia subito beccato, dalla UE la novità che frena i furbetti
L’Intelligenza Artificiale di cui tanto si parla cambierà sempre di più la vita di tutti, compresa quella degli studenti. Ci sono cose che grazie all’IA (Intelligenza Artificiale) diventerà più facile fare. Uno strumento innovativo, che divide tra favorevoli e contrari, ma che ormai dovrebbe presto diventare di dominio comune. Ad ogni rivoluzione ci sono i pro e i contro, i favorevoli e i contrari. Fu così con i primi Computer, con i cellulari e poi con smartphone e tablet. E la IA non fa certo eccezione. Ma adesso è proprio l’Intelligenza Artificiale a colpire quelli che fanno i furbi e copiano sistematicamente o quasi i compiti. Usare l’Intelligenza Artificiale per scovare questi studenti è ciò che adesso pare entrerà in campo dopo che il 4 febbraio scorso la Commissione Europea ha approvato le linee guida che eliminano il divieto di usarla in materia di emozioni. Su questo le polemiche sono state sempre forti, perché si è sempre cercato di evitare di rendere meccanica anche una prassi tipica dell’uomo e non ripetibile, cioè le emozioni. Non bisogna diventare degli autentici robot. Ma evidentemente se questo strumento aiuta a colpire i furbetti, ecco che la UE decide il contrario.
Ecco come l’IA adesso guarda anche alle emozioni
Dalla UE ecco arrivare il via libera all’uso della IA per le prove on line. Per stanare chi a distanza usa copiare da appunti e altri strumenti per superare quelle prove. Ammesso quindi l’uso di questo strumento tecnologico per rendere le prove più attendibili. Una novità che oltre che per gli studenti sarà usata anche per i corsi di formazione dei docenti.
Ciò che adesso viene reso ammissibile è l’uso dei sistemi di Intelligenza Artificiale per dedurre le emozioni, ben oltre i casi ammessi fino ad oggi, che riguardavano sostanzialmente la sicurezza e la salute. Adesso si potrà usare, anche se bisogna attendere ancora gli sviluppi delle novità soprattutto per quanto riguarda le linee di utilizzo che adotteranno i nostri istituti pubblici e privati, il tracciamento oculare per esempio. In modo tale da verificare dove, durante una prova a distanza, lo studente o il partecipante alla prova, guarda. In questo caso il via libera riguarda il fatto che lo sguardo di un soggetto non può essere certo considerato un’emozione.
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