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Scuola: la guida al cedolino dello stipendio

Come si legge la busta paga dei lavoratori statali. La guida al cedolino dello stipendio

Leggere la busta paga, piena di voci attive e passive di uno stipendio, è qualcosa di assolutamente complicato per molti. Questo vale anche per il personale della scuola e il loro cedolino dello stipendio.

Numerose le voci che compongono il cedolino e che necessitano di chiarimenti. Vediamo in questa guida di fugare uno per uno tutti i dubbi che possono sopraggiungere nei laboratori, sezione per sezione.

Come capire cosa c’è scritto nel cedolino dello stipendio

Il cedolino dello stipendio NoiPa è di fatto la busta paga del lavoratore statale. Anche per i dipendenti della scuola il è il cedolino il documento dove vengono riportati i dati dello stipendio mese per mese. E si tratta di un documento pieno di voci, ricco di dati e spesso, difficile da comprendere tra sezioni e sigle.

In linea di massima si tratta di un documento composto da due pagine, la prima con le informazioni sintetiche e di riepilogo, la seconda con tutti i dettagli di ciò che è riportato nella prima.

Eventuali pagine aggiuntive invece riguardano note, informazioni e comunicazioni che l’Amministrazione presso cui si lavora, offre al suo dipendente.

Cedolino dello stipendio, tutte le voci di cui è composto

Nella prima pagina ci sono nello specifico:

  • Intestazione;
  • Identificativo del cedolino;
  • Periodo di riferimento;
  • Dati anagrafici del lavoratore;
  • Dati dell’Amministrazione;
  • La posizione giuridica del lavoratore;
  • La posizione economica del lavoratore;
  • Le detrazioni spettanti nel mese di riferimento;
  • Gli estremi del pagamento
  • I dati della retribuzione;
  • Le competenze fisse;
  • Eventuali competenze accessorie;
  • Le ritenute subite nel mese di riferimento;
  • Eventuali conguagli previdenziali;
  • Eventuali conguagli  fiscali;
  • Accantonamenti.

Il cedolino punto per punto, il frontespizio

Come dicevamo, nel cedolino c’è l’intestazione. In pratica si tratta del logo del Ministero dell’Economia e delle Finanze e il nome dell’Ente pubblico per cui il dipendente lavora e presta servizio, con tanto di codice fiscale dell’Ente e dell’ufficio in cui presta servizio l’amministrato. Poi viene indicato il mese di riferimento, ovvero il mese a cui la retribuzione si riferisce, nonché il numero progressivo del cedolino.

La parte successiva riguarda i dati anagrafici del lavoratore, nome, cognome, data di nascita, codice fiscale e così via. Nell’anagrafica del lavoratore c’è anche il suo numero di partita, che altro non è che il codice con cui l’Amministrazione pubblica per cui si presta servizio riconosce il suo lavoratore dipendente e con cui è registrato nella banca dati della piattaforma NoiPA. 

La sezione giuridico economica del cedolino

Prima abbiamo parlato di posizione giuridica ed economica del lavoratore. Ed è proprio in questa area che troviamo:

  • Il livello di inquadramento professionale del dipendente;
  • La tipologia di liquidazione spettante che sia il TFS o il TFR;
  • Il tipo di contratto applicato, cioè a tempo indeterminato o a tempo determinato;
  • La qualifica professionale del lavoratore dipendente (per la scuola il primo carattere è K);
  • L’Ente Previdenziale di iscrizione.

L’area destinata alle detrazioni è quella che le riporta tutte, naturalmente per il mese a cui si riferisce lo stipendio. Parliamo di detrazioni per carichi di famiglia ma anche le detrazioni di base, come quelle per lavoro dipendente.

Poi c’è l’area delle ritenute subite, dove comunemente ci sono le trattenute per l’Irpef e per le sue addizionali, che si collegano alle detrazioni, con queste ultime che abbassano l’Irpef dovuta.

L’area degli estremi del pagamento è quella dove ci sono riportati i dati bancari come per esempio l’Iban del conto corrente dove vengono accreditati i soldi al lavoratore, nonché la data di esigibilità dello stipendio.

Cedolino dello stipendio, i dati riepilogati sono quelli che contano davvero

Fin qui abbiamo parlato della parte di cedolino probabilmente più facile da capire. Sono i dati riepilogativi della retribuzione a lasciare più di un dubbio per chi riceve il cedolino. Stipendio lordo, stipendio netto, ritenute, conguagli, competenze e così via. Sono davvero numerose le voci. Alla voce competenze, che sono le voci attive dello stipendio abbiamo:

  • Competenze fisse;
  • Competenze accessorie.

Le competenze fisse altro non sono che gli importi dello stipendio base ed eventualmente gli altri assegni (esempio indennità di amministrazione, assegno al nucleo familiare e così via). Le competenze accessorie invece possono essere sostanzialmente le seguenti:

  • Fondo dell’istituzione scolastica;
  • Funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa;
  • Attività complementari di educazione fisica;
  • Sostituzione dei colleghi assenti e ore eccedenti svolte;
  • Compensi partecipazione alle commissioni degli esami di Stato della scuola secondaria di II grado.

Poi abbiamo le ritenute che possono essere previdenziali e fiscali. Nel cedolino può comparire la trattenuta per chi magari ha ceduto il quinto. Alla voce conguagli fiscali e previdenziali ci sono le trattenute relative ai periodi precedenti, cioè quelle relative alle addizionali regionali, all’Irpef, alla addizionale comunale, ai saldi e agli acconti delle imposte. Poi ci sono gli importi progressivi come per esempio, l’Irpef  dell’anno corrente, quello dell’anno precedente ed entrambi gli imponibili.