Non sono pochi gli italiani che per paura di perdere i propri risparmi li tengono a casa, sotto il classico materasso, o depositati su un sicuto conto corrente bancario. Questa, però, potrebbe non rivelarsi affatto una scelta saggia e potrebbe, invece, trasformarsi in una occasione persa.
Soldi sotto il materasso
L’Italia, si sa, è un Paese bloccato con un’economia bloccata e i soldi sotto il materasso ne sono l’ennesimo simbolo. Tenere i soldi in contanti o depositati sul conto corrente, infatti, significa metterli alla mercè di una tassa che pochi prendono in considerazione: l’inflazione.
Soldi tenuti fermi senza un rendimento reale, infatti, con il tempo perdono il loro potere di acquisto e 1000 euro lasciati in contanti, in casa, in 10 anni equivalgono a 875 euro in potere di acquisto.
Tenere i soldi parcheggiati, invece di investirli, quindi, non si rivela una scelta molto saggia.
Tutto questo, ovviamente, non significa gestire i propri risparmi senza prudenza ma che sarebbe meglio diversificare senza rinunciare alla sicurezza. Gestendo in modo più equilibrato i propri risparmi, ingatti, l’occasione di rilancio non è soltanto per il risparmiatore ma per tutto il Paese.
Cerchiamo di capire come l’inflazione erode i nostri risparmi. Ipotizziamo di tenere in casa, in contanti, 1000 euro. Fra 10 anni avremo nominalmente ancora 1000 euro ma non ci permetterebbero di acquistare le stesse cose che avremmo potuto acquistarci 10 anni fa.
Soldi sul conto corrente
Lo stesso discorso che vale per i soldi tenuti in casa in contanti, purtroppo, si applica anche ai soldi tenuti sui conti corrente che ad oggi hanno un rendimento pari allo zero (0,04%). Sul conto corrente, in ogni caso, oltre all’erosione dell’inflazione operano anche le spese di gestione e di imposta di bollo che sfiorano, annualmente i 100 euro. I costi, quindi, superano di gran lunga gli interessi offerti andando ad erodere materiamente il capitale iniziale.
Scegliere, quindi, di tenere i soldi sotto il materasso o sul conto corrente significa far appassire la propria ricchezza. Meglio sarebbe, quindi, trovare una forma di investimento più o meno sicura che riesca a garantire un tasso di interesse tale da permettere una rivalutazione dei propri risparmi rispetto all’inflazione.