Spread, ormai se ne sente parlare quasi quotidianamente e sta diventando una parola che crea ansia e paura. Legato all’economia del nostro Paese, lo spread viene utilizzato per indicarne l’andamento. Ma tutti sappiamo realmente cos’è e a cosa serve?
Spread, cos’è?
Lo spread, parlando in gergo economico, è il divario che esiste tra i rendimenti di diversi titoli di stato. Ad esempio tra BTP (titoli di stato italiani) e BUND (titoli di stat tedeschi). Questa differenza tra i rendimenti, in Europa, è diventata la misura per stabilire la coesione tra diversi paesi ma anche la percezione che i mercati hanno della solidità di un Paese in particolare.
Si tratta quindi di spread dei titoli di Stato. La parola inglese che viene utilizzata per misurare il divario tra i titoli di Stato può essere tradotta con “scarto” e viene utilizzata, solitamente, per misurare la differenza tra 2 grandezze. Quando si usa in economia, questa parola, indica la differenza del rendimento tra 2 titoli di stato, solitamente tra quelli dell’Italia e quelli della Germania.
Spread: che significa quando sale e scende?
In parole povere, quando sentiamo dire che lo spread e sceso o salito di tot punti base si sta paralndo dell sicurezza di investire su uno Stato anzichè su un altro. Lo spread Italia-Germania altro non idica quindi, la percentuale in più richiesta per gli investimenti in Italia rispetto a quelli per la Germania.
Se lo spread è di 340, ad esempio, significa che per gli investimenti in Italia si chiede il 3,40% in più per investire in titoli di stato italiani.
Quando si acquistano titoli di stato si stanno prestando soldi al paese che li ha emessi, in sostanza di acquista il debito di quel Paese. In Italia i titoli di stato sono Bot, Btp e Ctz.
Cosa succede se aumenta lo spread
Se ad esempio lo spread Italia-Germania aumenta significa che per acquistare un titolo di stato Italiano viene richiesto un rendimento ancora più alto e di conseguenza che l’Italia viene considerata dagli investitori ancora più a rischio.