Si avvicina la riapertura delle scuole e, come ogni anno, le famiglie stanno già facendo i conti con le spese per l’acquisto del materiale necessario e dei libri di testo. Questo però non sarà un anno come gli altri: le spese per zaini, astucci, diari e libri si inseriranno, infatti, in un contesto di grave difficoltà, determinato dalle forti spinte inflattive, specialmente nel settore dell’energia.
Dal monitoraggio effettuato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori i costi del materiale scolastico registrano un aumento medio del +4,3% rispetto al 2021.
Complessivamente la spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) ammonterà quest’anno a circa 571,60 Euro per ciascun alunno.
Quella per la scuola si conferma, così, una voce di spesa estremamente onerosa per le famiglie: ecco perché, quest’anno come non mai, molti ricorreranno al riutilizzo del materiale degli anni passati, nonché al ricorso all’usato per i testi scolastici.
Libri
Si confermano in salita i costi dei libri: per ogni studente in media si spenderanno 481,04 Euro per i testi obbligatori +2 dizionari. La variazione rispetto al 2021 è del +2%.
(Il calcolo è effettuato prendendo in considerazione le diverse classi delle scuole medie inferiori, licei ed istituti tecnici). Tali costi sono relativi ai libri nuovi. Acquistando i libri usati, invece, si risparmia oltre il 24%.
Le spese sono particolarmente alte per gli alunni delle classi prime, nel dettaglio:
- uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 443,03 Euro (+3% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti + 571,60 Euro per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 1.014,63 Euro.
- Un ragazzo di primo liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 683,46 Euro (+2% rispetto allo scorso anno) + 571,60 Euro per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.255,06 Euro.
Importi che risultano proibitivi per molte famiglie, a cui si aggiungono i costi ancor più onerosi da sostenere per l’acquisto di un pc, dei programmi e dei dispositivi necessari per un utilizzo didattico di tale strumento, divenuto ormai imprescindibile.
Dallo studio effettuato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori emerge, infatti, che tra computer, webcam, microfono, antivirus, programmi base una famiglia spende da 369,88 Euro a 3.756,98 € (considerando per antivirus e programmi i costi su base annua). A questo va aggiunta la spesa per la connessione a internet. Acquistando prodotti tecnologici rigenerati, come emerge da un recente studio della Federconsumatori, si risparmierebbe il 38%.
Costi così elevati incidono significativamente sul diritto allo studio dei ragazzi, così come avvenuto tristemente durante il lockdown, per gli alunni non in possesso di una connessione o dei dispositivi necessari per seguire le lezioni.
Bonus
Per aiutare le famiglie ad affrontare tali spese esistono diverse misure, a livello regionale, che prevedono buoni, agevolazioni o gratuità dei testi scolastici per le famiglie con basso reddito.
Misure ancora non sufficienti a dare un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà, specialmente alla luce della grave situazione economica causata della pandemia.