Novità importanti per gli oltre 70.000 lavoratori di Stellantis in Italia. Parliamo dei lavoratori delle fabbriche del Gruppo nato dalla fusione di FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e di PSA (Peugeot, Citroen ed Opel). In pratica, si tratta dei lavoratori della ex FIAT. E in Italia le fabbriche del gruppo sono tantissime. Da Pomigliano d’Arco a Melfi, da Cassino a Mirafiori. La novità è la fumata bianca al rinnovo del contratto, con aumenti di stipendio cospicui per quanto riguarda i lavoratori. E la novità, come si legge sul Sole 24 Ore riguarderà anche i lavoratori di CNH Industrial, Iveco e Ferrari.
Contratto siglato, ecco gli aumenti di stipendio in arrivo già da aprile
Oggi 8 marzo finalmente intesa trovata e nuovo contratto collettivo siglato da azienda e sindacati. Il potere di acquisto dello stipendio è calato drasticamente. Colpa di inflazione e crisi economica naturalmente. Ma da Stellantis arrivano buone nuove per gli operai. Con un mix di interventi, il problema stipendio per questi lavoratori potrebbe essere superato. Il minimo salariale previsto dalla classiche tabelle stipendiali del CCNL (o meglio CCSL come si chiama quello specifico), salirà di oltre 11 punti percentuali. Tradotto in soldoni, si tratta di un incremento di circa 207 euro al mese. Previsto anche una erogazione una tantum da 400 euro e vari bonus flessibili.
Cosa cambia da aprile?
Già ad aprile i lavoratori troveranno qualcosa in più in busta paga. Un incremento del 6,5% come stabilito dalla odierna intesa. In pratica, aumento medio stimato in circa 120 euro. Altri 88 euro circa finiranno nelle buste paga da gennaio 2024, con un ulteriore incremento del 4,5%. Questo il cronoprogramma imposto alla novità che farà felici i lavoratori. Per quanto concerne i bonus, l’una tantum sarà diviso tra aprile e luglio, con 200 euro a rata nello stipendio di quelle due mensilità. Ped gli altri benefit invece, non soldi fisici ma strumenti spendibili sulle piattaforme di welfare aziendale, come per esempio i buoni carburanti per i lavoratori Ferrari. Ma il nuovo contratto oltre ai soldi prevede pure un potenziamento dei permessi, sia come richiesta che come possibilità pern quelli relativi allo studio. E per chi può, anche lo smart working viene confermato, anche senza il fattore emergenziale che ne ha generato la nascita.