L’invecchiamento della popolazione ha un effetto molto netto sul lavoro domestico. Più invecchia la popolazione sempre più anziani sono costretti per necessità ad assumere una badante. E proprio la figura della badante oggi è, nel settore domestico, la più diffusa e la più ricercata. Ma come deve essere assunta una badante, quale è il costo che deve sostenere l’anziano e come funziona la giusta retribuzione sono domande che tutti i datori di lavoro si fanno prima di passare alle assunzioni. Domande che si pongono anche le lavoratrici che spesso vengono assunte in maniera non del tutto regolare e spesso con salari molto più bassi perfino dei minimi che prevede il CCNL.
Stipendio badante, 1.127 euro e poi altri 320 euro di ratei, ecco le giuste regole
Naturalmente non tutte le badanti possono aspirare a prendere uno stipendio come quello previsto dai minimi retributivi poiché da caso a caso cambiano le ore di lavoro, le mansioni, le necessità dell’assistito e così via dicendo.
Certo, non si può assumere una badante in maniera differente da quanto previsto e magari inserirla ad un livello diverso da quello previsto. Perché assumere una badante ed inquadrare come colf è un errore ed un illecito. Così come assumerla per tutta la giornata e dichiarare un lavoro per poche ore al giorno è altrettanto sbagliato. In linea di massima una badante viene presa per lavorare come convivente a tempo pieno perché la maggior parte degli anziani bisognosi della badante hanno bisogno di diverse ore di servizio da parte di chi è deputata ad assisterli.
Badante, come va assunta per essere in regola
Una badante a tempo pieno e convivente deve essere assunta per 54 ore la settimana. E va inquadrata al livello Cs. In attesa che le associazioni dei datori di lavoro, insieme ai sindacati, aggiornino le tabelle retributive per il 2025, va detto che per il 2024 la retribuzione lorda mensile di una badante non può essere inferiore a 1.127,04 euro. Perché questo è quanto prevede il salario minimo tabellare previsto dal CCNL di riferimento.
I minimi tabellari e il salario della badante
Partendo dal salario minimo però va detto che il costo che deve sostenere una famiglia che assume la badante è molto più alto. A livello mensile infatti ci sono altre voci di spesa che devono essere considerate. Ogni mese vanno considerate delle voci aggiuntive di stipendio che anche se verranno erogate solo nel periodo temporale previsto, sono sempre un costo. C’è per esempio la tredicesima, ci sono le ferie e così via dicendo. Tutte voci di stipendio che vanno considerate ogni mese perché mensilmente le accumula la lavoratrice. Poi c’è il vitto è l’alloggio, la contribuzione previdenziale da versare all’INPS. E nel novero dei costi non si può non considerare la spesa per il consulente che deve provvedere ad espletare la pratica di assunzione, redigere le buste paga mensili e la certificazione unica di fine anno.
Ecco le voci di spesa che aumentano il costo della badante
Ricapitolando, al livello Cs assumere una badante a tempo pieno come da prassi, costa più dei 1.127,04 euro al mese di minimo salariale tabellare. Per esempio va aggiunta l’indennità di vitto e alloggio, che ogni mese nel 2024 costa 195,60 euro. E poi, 110,22 euro di accantonamento mensile per le ferie e per la tredicesima oltre che 106,14 euro al mese di accantonamento TFR. La tredicesima va liquidata ogni dicembre alla badante ma matura mese dopo mese. Lo stesso il TFR, per cui la badante ogni anno ed ogni dicembre può chiedere una anticipazione del 75%.
A queste voci che fanno parte delle spettanze della badante e vanno liquidate alla lavoratrice, ci sono le spese per i contributi previdenziali da versare. Sono 283 euro al mese i contributi che il datore di lavoro versa all’INPS per la bandante, comprensivi dei circa 70 euro a carico della stessa lavoratrice. Il costo del consulente varia da caso a caso e da consulente a consulente. Inoltre ogni mese si versano anche i contributi a Cassacolf, che nel 2024 valgono 14 euro al mese.