Il 2022 è entrato e arrivano diverse novità anche per le lavoratrici del settore domestico, badanti e colf in prima linea. Tra le tante novità avrà un impatto particolare per l’intero settore, quello relativo al limite all’utilizzo del contante. Molte lavoratrici che ancora oggi segnalano di ricevere i versamenti da parte dei datori di lavoro in contanti, dovranno correggere tutto.
Occorrerà aprire un conto corrente bancario o postale o al più aprire una carta di credito o di debito munita di Iban per esempio. Ed il datore di lavoro sarà obbligato,pena pesanti sanzioni, a versare gli emolumenti mensili della badante, su questi strumenti. Stop al contante quindi, anche se non per tutte e forse solo per poche.
Cosa cambia per lo stipendio della badante nel 2022
Dal 1° gennaio 2022 anche per colf e badanti si applicano le nuove regole per il pagamento dello stipendio. Ormai è dal 2018 che in Italia è fatto obbligo ai datori di lavoro di pagare gli stipendi ai loro dipendenti, utilizzando strumenti tracciabili e non il danaro contante.
La legge n° 205 del 2017 lo prevedeva, ma non per tutte le categorie di lavoratori e datori di lavoro.Tra le eccezioni il settore domestico,quello di colf e badanti. Inoltre, fino al 31 dicembre 2021, il limite fino al quale si potevano versare stipendi in contanti a badanti e colf era fissato a 2.000 euro. Una somma difficilmente raggiungibile da una badante,tanto meno da una colf. I minimi salariali sono quelli che sono e 2.000 euro restano una autentica chimera per le lavoratrici.
C’è da dire che almeno una volta l’anno, cioè nel mese di dicembre, non sono poche le lavoratrici che hanno percepito somme superiori a 2.000 euro. Il mese di dicembre comunemente è quello in cui ogni lavoratore oltre a percepire il normale stipendio, percepisce pure la tredicesima mensilità e, a richiesta dellavoratroe,anche l’anticipo Tfr. In quel caso l’erogazione dello stipendio se ottenuto in contanti, era palesemente contrario alla normativa vigente.
Adesso,dal primo gennaio 2022,la soglia di 2.000 euro si dimezza e si passa a 1.000 euro. Non saràpiùpossibile ricevere lo stipendio in contanti se supera 1.000 euro.
Cosa occorre sapere sui nuovi limiti per le badanti e le colf
Ciò che esce scritto in busta paga, come netto in busta, deve finire nelle tasche dei lavoratori. È assolutamente sconsigliabile ovviare al nuovo limite, facendosi ritoccare la busta paga e portandola sotto la soglia di 1.000 euro per poter ovviare al limite del contante. E magari ricevere la differenza in nero. è controproducente sia dal punto di vista del lavoratore che del datore di lavoro.
Per il primo infatti, meno si prende di stipendio (quello effettivo che finisce in busta paga e poi nelle Certificazioni Uniche), meno si avrà eventualmente di disoccupazione o pensione futura. Dal punto di vista del datore di lavoro, ancora meglio, perché a lui conviene sempre pagare lo stipendio con mezzi tracciabili, anche al di sotto di 1.000 euro.
Va ricordato infatti che il datore di lavoro che utilizza questi metodi tracciabili per stipendiare la propria badante, ha diritto a:
Dedurre dal reddito proprio fino a 1.549,37 euro di contributi versati all’Inps per la propria lavoratrice;
Detrarre il 19% del compenso riconosciuto alla badante, fino a un massimo di 2.100,00€, a condizione che sia una badante che assiste una persona non autosufficiente e che il datore di lavoro abbia un reddito fino a 40.000 euro.
Ricapitolando, scatta l’obbligo del pagamento tracciabile, come previsto dal nuovo Decreto Fiscale, per ogni transazione sopra i 1.000 euro,compreso quindi lo stipendio alla badante. Il nuovo vincolo è tassativo,perché chi non adempie rischia pesanti sanzioni che vanno da 3.000 a 50.000 euro.