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Stipendio, da luglio 100 euro in più e 300 euro di arretrati una tantum, ecco a chi spettano

In questo settore 100 euro di aumento di stipendio a luglio e 300 euro di arretrati.

Con una platea di circa 250.000 lavoratori la notizia di un incremento in busta paga di circa 100 euro al mese, con oltre 300 euro di una tantum per gli arretrati, sicuramente ha fatto notizia. Perché parlare di soldi e di aumenti di stipendio con la crisi economica odierna, è sempre una cosa interessante. Tutto parte da un rinnovo del CCNL di una determinata categoria di lavoratori. E da luglio via agli aumenti che i datori di lavoro devono pagare obbligatoriamente, così come gli arretrati.

Da luglio 100 euro in più in busta paga e bonus da 300 euro

Aumenti ed arretrati con la busta paga di luglio per 250.000 lavoratori che rientrano nel CCNL Legno e Arredo. Si tratta dei lavoratori dei salottifici per esempio, di cui l’Italia è piena. Il nuovo CCNL di categoria, valido adesso dal 2023 al 2025, è uscito fuori dalla fumata bianca della piattaforma di rinnovo tra associazioni dei datori di lavoro e sindacati.

L’aumento sarà pari a 100 euro al mese ed essendo in vigore dal primo gennaio scorso, spettano ai lavoratori anche gli arretrati. Che però nell’accordo sono stati predisposti come una tantum che sarà pari a 300 euro. La notizia interessa nello specifico tutti i lavoratori che hanno un contratto di lavoro nel settore “legno, sughero, mobile, arredamento e boschivi forestali”.

Nuovo CCNL legno e arredo, aumenti ed arretrati, ecco le cifre e le tempistiche

aumento stipendio 100 euro

Il precedente contratto collettivo del settore era scaduto il 31 dicembre 2022. Ed era molto atteso perché addirittura si arrivò ad aprile, ad uno sciopero dei lavoratori che contestavano la perdita di potere di acquisto del loro salario, senza un aumento di stipendio che l’inflazione avrebbe dovuto concedere. Se l’aumento è considerato come buono anche dai sindacati, qualcosa da dire sull’una tantum di luglio c’è. Perché considerando 100 euro al mese di aumento da gennaio, gli arretrati dovevano essere pari ad almeno 600 euro (da gennaio a giugno).

Per venire incontro alle eventuali problematiche dei datori di lavoro, la via è stata di dividere in due questi arretrati. Con una prima tranche da 300 euro a luglio 2023, ed una seconda, sempre da 300 euro che arriverà a marzo 2024. L’aumento non sarà uguale per tutti, dal momento che si parte da un incremento del 7,3%. Questo significa che un lavoratore inquadrato nel livello base, percepirà 102,20 euro di aumento. Per i livelli medi invece si parla di 136 euro circa di aumento. Gli arretrati invece sono stati previsti in misura fissa a prescindere dal livello.