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Stipendio statali, le vere cifre di aumento e arretrati dal 2019

Comparto per comparto cosa si profila come aumento in busta paga per i lavoratori dello Stato.

La fumata bianca manca ancora ma sul rinnovo del contratto dei lavoratori della Pubblica Amministrazione il fatto che produrrà aumenti notevoli per i lavoratori appare scontato. Almeno stando alle cifre si cui parlano numerosi media.
Dal momento che il rinnovo riguarderà il triennio 2019-2021, per i lavoratori saranno previsti anche arretrati per gli anni 2019, 2020 e i primi mesi 2021.

Lavoro Statali e aumento stipendi, le cifre

Dovrebbero essere tra i 91 e i 128 euro a testa, queste le cifre che dovrebbero essere previste alla voce incremento stipendiale per i lavoratori statali.
Queste sono le stime generali. Poi in base a ruolo, comparto e profilo le cifre cambiano.
Per esempio, nella scuola si parla di 98 euro circa per docenti e personale ATA.
Un euro in meno per i lavoratori del comparto Sanità, nel dettaglio, per infermieri e operatori socio sanitari.
Per tutti si parla di un incremento medio del 4,07%.

Dai sindacati le prime cifre

In attesa che l’atto di indirizzo del governo, riceva la firma del nei Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, i sindacati hanno già esposto le prime cifre dei primi conteggi sugli aumenti, come emergono dalla bozza di accordo che circola in queste ore.
Infatti adesso le trattative verranno portate avanti Aran, l’Agenzia che opera al tavolo coi sindacati, in nome del governo Draghi.
I conteggi sono effettuati sulla base delle cifre mese a bilancio già dal precedente governo Conte, implementate dal nuovo esecutivo Draghi. Stanziamenti che proseguono finanziaria dopo finanziaria, ma con il rinnovo che ancora attende visti che il vecchio contratto è scaduto nel 2018.
Per questo adesso, oltre agli aumenti occorrerà liquidare anche gli arretrati riguardanti tutti gli anni 2019, 2020 e i mesi del 2021 antecedenti all’entrata in vigore del nuovo documento collettivo.
Tornando alle cifre, l’aumento minimo, quello da 91 euri circa riguarderà i lavoratori degli Enti locali con reddito annuo lordo prossimo ai 29.000 euro.
Essendo di poco superiore la retribuzione media annua nel comparto scuola, assestata come è intorno ai 31.500 euro, l’aumento tabellare medio sarà come detto da 97 euro circa. Gli aumenti maggiori saranno appannaggio dei lavoratori delle Agenzie Fiscali (116 euro di aumento) e degli Enti Pubblici Economici (128 euro circa). Per tutti gli altri, ministeriali, Forze dell’ordine e così via, cifre intorno a 100 euro lorde in più.
Sulla questione arretrati viste le cifre disponibili, non è azzardato dare per scontato che si tratterà di erogazioni una tantum con cifre che difficilmente ricalcheranno l’aumento medio mensile previsto.