Ecco tutte le alternative per la pensione rispetto alla riforma Fornero. Ecco tutte le alternative per la pensione rispetto alla riforma Fornero.

Stop alla riforma Fornero, c’è chi nel 2025 potrà andare in pensione senza subire quella rigida legge

Ecco tutte le alternative per la pensione rispetto alla riforma Fornero.

Superare la riforma Fornero varando una nuova riforma delle pensioni. Una tiritera che si ripete ogni anno e che non arriva però mai a compimento. Tanto è vero che alla fine si parla sempre di pensione legate a quella legge e requisiti o regole di calcolo delle pensioni che si collegano sempre a quanto fatto dal governo Monti nel 2012. Un esempio è il fatto che nel 2025 sono stati adeguati i coefficienti di trasformazione dei contributi in pensione proprio come previsto dalla riforma Fornero con adeguamenti all’aspettativa di vita a carattere biennale. Presto sempre in collegamento con l’aspettativa di vita della popolazione, saliranno di nuovo pure i requisiti di accesso alla pensione (probabilmente nel 2027).

Per molti la riforma Fornero è la causa dei principali mali del sistema pensionistico italiano, mentre per altri è stata la legge che ha salvato il sistema. La verità sta nel mezzo, anche perché è evidente che ci sia del vero in entrambe le posizioni. Inasprendo i requisiti e le regole la riforma Fornero ha ridotto la spesa pubblica salvando un sistema a rischio implosione. Ma ha anche portato gli italiani a vedere una pensione sempre più distante.

Eppure anche senza aver toccato la legge Fornero che anche nel 2025 rimane in vigore pienamente, c’è chi potrà andare in pensione senza dover attendere oltre. E con diverse misure.

In pensione prima rispetto a quello che prevede la riforma Fornero

Per andare in pensione in base ai dettami della legge previdenziale oggi in vigore, le due misure ordinarie prevedono requisiti piuttosto stringenti. La pensione di vecchiaia con 20 anni di versamenti si centra solo se si arriva anche a 67 anni di età. La pensione anticipata ordinaria invece si prende solo raggiungendo 42,10 anni di contributi per gli uomini e 41,10 per le donne. Ma con tre mesi di finestra per la decorrenza.
Ma ci sono soluzioni alternative che consentono di accedere alla pensione prima senza arrivare per forza a quei pesanti requisiti prima citati.

Per esempio i nati nel 1961 che nel 2025 compiranno i loro 64 anni di età, con almeno 20 anni di contributi di cui il primo non antecedente il 1996, potranno andare in pensione. E la misura si chiama pensione anticipata contributiva. Che spetta a chi riesce ad ottenere un trattamento pari a 3 volte l’assegno sociale. Se l’interessato è una lavoratrice che ha avuto dei figli la pensione anticipata contributiva si centra a 64 anni di età con un trattamento pari a 2,8 volte l’assegno sociale con un solo figlio avuto e pari o superiore a 2,6 volte l’assegno sociale con più figli avuti. Anzi, dal 2025 per la pensione anticipata contributiva come per la pensione di vecchiaia per chi non ha contributi prima del 1996, potrebbe essere sfruttato un vantaggio di un netto taglio all’età da centrare, con 4 mesi di taglio a figlio avuto per le lavoratrici, fino a massimo 16 mesi per chi ne ha avuto 4 o più.

Altre alternative alla pensione della riforma Fornero

Un’alternativa alle pensioni di vecchiaia resterà nel 2025 l’Ape sociale.
La misura continuerà a riguardare i disoccupati, gli addetti ai lavori gravosi, gli invalidi o i caregivers. L’Ape sociale prevede almeno 63,5 anni di età e una carriera contributiva pari a 30 o 36 anni rispettivamente per invalidi, caregivers e disoccupati o per gli addetti ai lavori gravosi.
Le stesse categorie che rientrano nell’Ape sociale possono avere accesso alla quota 41 per i precoci. Basteranno 41 anni di versamenti, di cui almeno un anno versato prima dei 19 anni di età. E con 41 anni di versamenti c’è anche l’alternativa della quota 103. Prestazione quest’ultima che può essere fruita al compimento dei 62 anni di età e come detto, con almeno 41 anni di contributi. Non si può non parlare anche dell’opzione donna come alternativa alle pensioni ordinarie assoggettate alla riforma Fornero. Invalide, caregivers, alle prese con crisi aziendali o licenziate da aziende in crisi, possono andare in pensione a 59 anni. Solo per invalide e caregiver per uscire a 59 anni serve che abbiano avuto più figli. Con un solo figlio invalide e caregiver escono a 60 anni e senza figli a 61 anni. Servono almeno 35 anni di contributi. Le predette età anagrafiche alla pari dei contributi vanno centrate entro la fine del 2024 per poter andare in pensione entro la fine del 2025.