Molta attesa da famiglie, lavoratori e imprese sui provvedimenti di sanatoria che il nuovo governo Meloni potrebbe presto varare. Il primo atto che il governo nuovo farà sarà quello che comunemente è reputato come il più importante atto che un governo deve produrre, cioè la Legge di Bilancio. E come prassi insieme alla manovra di Stabilità deve essere prodotto il cosiddetto decreto Fiscale, atto collegato alla Legge di Bilancio che introduce misure e provvedimenti di carattere finanziario e fiscale. Per esempio è agli ultimi decreti Fiscali che si deve la nascita di rottamazioni cartelle, saldo e stralcio e condoni vai. E le aspettative di molti sono verso questi provvedimenti. Si parla già di stop cartelle esattoriali e debiti con il nuovo governo.
Cartelle e debiti fino a 3.000 euro addio?
I contribuenti che hanno debiti con il Fisco potrebbero godere di un nuovo maxi aiuto da parte dello Stato. Questo per lo meno ciò che si evince dalle indiscrezioni circa le intenzioni del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni. Secondo le ipotesi infatti, Fratelli d’Italia propenderebbe verso un autentico maxi sconto per i contribuenti che hanno debiti sotto i 3.000 euro. Uno sconto nella misura pari all’80% del dovuto. In pratica ai contribuenti verrebbe concessa la facoltà di pagare solo il 20% di quanto dovuto pulendo la situazione debitoria.
Rate fino a 10 anni sui debiti oltre la soglia dei 3.000 euro
Naturalmente questa ipotetica misura è indirizzata verso contribuenti che hanno debiti di importo non elevato. Una misura di equità sociale perché probabilmente si tratta di contribuenti che non possono essere considerati evasori fiscali e che forse non hanno la possibilità dì rientrare. Per chi ha cartelle superiori a 3.000 euro resta un’altra ipotetica possibilità che è quella di dilazionare il dovuto in 10 anni. Inoltre si parla già di cancellazione di sanzioni, interessi e multe, con l’applicazione di una specie di sanzione a forfait del 5%.
Sanatoria anche per i debiti non ancora cartelle
E sarebbe la sanzione forfettaria del 5% quella che verrebbe imposta anche per un altro provvedimento che mira a risolvere i debiti dei contribuenti prima che diventino patologici, cioè cartelle esattoriali. In pratica, si offrirebbe la possibilità al contribuente di sanare i debiti prima che diventino ruolo, con un surplus del 5% dell’importo originario e con la possibilità di spalmare il rientro in 5 anni di rateizzazione.