La questione delle classi troppo piene di alunni è una questione annosa. Le chiamano classi pollaio proprio per questo. E forse adesso si interviene in correzione, perché nella manovra di Bilancio c’è proprio una misura che dice stop a questo fenomeno.
Ma non è una misura facile da adottare, soprattutto alla luce del fatto che la novità, se davvero entrerà nella legge di Bilancio definitiva (adesso è ancora allo stato di bozza), non prevede aumenti di organico degli insegnanti ed è piuttosto limitata.
Basta classi pollaio, cosa dice la legge di Bilancio
È stato necessario leggere la relazione tecnica allegata al provvedimento per capire bene cosa sembra abbia intenzione di fare il governo in materia classi pollaio.
La manovra dice basta a queste classi troppo piene di studenti e ne prevede una diminuzione numerica. In pratica, si tenderà a dividere in più classi gli studenti. Nella manovra per l’operazione non vengono stanziati soldi o dotazioni finanziarie. In altri termini, non viene prevista una dotazione organica di insegnanti da implementare e nemmeno interventi strutturali sugli edifici, in modo tale da aumentare le aule per dividere gli studenti.
Come verranno divise le classi troppo piene
Quindi, le classi pollaio verranno ridotte di numero e gli studenti verranno divisi tra più classi. Ma senza aumentare le aule a disposizione e senza aumentare il numero degli insegnanti. Una operazione quindi, alquanto difficoltosa da realizzare. Va detto che la popolazione scolastica è in netto calo, anche per via delle scarse nascite degli ultimi anni.
Ma questo non basta per permettere la riuscita di una complicata operazione. Ecco perché nella relazione tecnica ci sono vincoli e paletti a questa novità. La riduzione numerica degli studenti per classe non sarà generalizzata ed estesa a tutte le scuole, tutti gli istituti e tutte le classi.
La diminuzione degli studenti per classe verrà effettuata solo nelle scuole che già dispongono degli spazi necessari, ovvero, quelle che hanno aule e spazi in più non utilizzati. Inoltre, in qualsiasi modo venga applicata la novità, non si devono prevedere maggiori spese per le casse dello Stato.