Lo stop al reddito di cittadinanza tra mille polemiche si è materializzato tutto per molte famiglie già da luglio. Infatti le famiglie prive al loro interno di figli minorenni, di anziani sopra 60 anni di età o di invalidi, hanno ricevuto a luglio l’ultima mensilità di RDC. Ad agosto non riceveranno niente ed a settembre, se hanno i requisiti o se sottoscrivono i patti di lavoro e partecipano alle iniziative, prenderanno il Supporto Formazione e Lavoro.
Ma c’è un aspetto da considerare per quanto riguardo lo stop al reddito di cittadinanza. Ci sono famiglie composte da determinate persone, che con il sussidio perdono adesso anche l’assegno unico. A meno che non presentano le opportune domande confermate dall’INPS con un messaggio ufficiale di ieri 7 agosto.
Cosa succede ai nuclei familiari composti tutti da occupabili
L’assegno unico e universale sui figli a carico dal mese di marzo 2022 è una misura che ha preso il posto di ANF, detrazioni per i carichi di famiglia e quasi tutte le altre misure di welfare per la genitorialità. Ad esclusione di bonus asilo nido e di assegno di maternità dei Comuni, ormai tutte le famiglie di lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, disoccupati e perfino di beneficiari del reddito di cittadinanza, prendono esclusivamente l’assegno unico.
L’INPS eroga ogni mese l’assegno unico ai beneficiari, direttamente sui conti correnti e senza passare da buste paga o cedolini di pensione. Solo per il reddito di cittadinanza l’assegno unico era versato in maniera collegata. Naturalmente con lo stop al reddito di cittadinanza adesso le famiglie composte da persone tutte di età compresa tra 18 e 59 anni, perdono pure l’assegno unico. Ma RDC e AUU sono due misure diverse, e la seconda è ancora spettante anche alle famiglie che adesso sono fuori dal perimetro del reddito di cittadinanza.
Assegno unico, nuova domanda da presentare
Se una famiglia al suo interno ha figli minorenni e prende l’assegno unico, non ha perso ancora il reddito di cittadinanza. Lo stop infatti ha riguardato famiglie senza minorenni, senza anziani e senza invalidi. Ma fino al compimento dei 21 anni di età l’assegno unico viene comunque preso dalle famiglie, sempre che i figli tra i 18 ed i 20 anni di età siano a carico dei genitori perché alternativamente impegnati in percorsi scolastici, percorsi di formazione, disoccupati o alle prese con lavori saltuari e pagati poco. Ma adesso, famiglie composte solo da genitori e figli sopra i 18 anni di età hanno perso il RDC e adesso devono salvare l’assegno unico.
Il messaggio INPS n° 2896
E per questo l’INPS ha prodotto le istruzioni. Che sono contenute nel messaggio n° 2896 pubblicato ieri 7 agosto sul sito ufficiale dell’Istituto. E dove c’è la conferma che gli interessati per continuare a percepire normalmente l’assegno unico, devono presentare una nuova domanda. Facendo così, è probabile che l’erogazione dell’assegno unico non subirà interruzioni per il mese di agosto. Va detto comunque che anche nel caso in cui lo stop al reddito di cittadinanza produca lo stop all’assegno unico, la tempestiva presentazione della domanda darà diritto a prendere anche il mese di agosto come arretrato, se l’INPS non farà in tempo ad erogare la prestazione ad agosto stesso.