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Stralcio automatico delle cartelle esattoriali inesigibili, ecco quali?

Quali sono le cartelle esattoriali inesigibili che verranno stralciate in automatico dal 2025? Ecco cosa prevede la riforma della riscossione.

La riforma della riscossione porta novità fondamentali per quel che riguarda le cartelle esattoriali e nello specifico lo stralcio di quelle inesigibili. Il magazzino dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni è invaso da crediti da riscuotere ormai da anni, debiti che non si riesce a far rientrare nelle casse dell’Erario.

Proprio per questo con la riforma della riscossione si è pensato di intervenire anche su questo versante, per smaltire le migliaia e migliaia di cartelle mai riscosse e snellire il magazzino in questione. Al tempo stesso, però, si dovrà fare in modo che i debiti non si accumulino più in questo modo abnorme.

Discarico automatico delle cartelle esattoriali

Una delle misure più discusse della riforma della riscossione riguarda proprio il discarico automatico delle cartelle esattoriali riferite a crediti inesigibili. La novità ha suscitato non poche polemiche perché equiparata a una sorta di condono per chi non ha pagato. Non è proprio così.

Il discarico automatico delle cartelle esattoriali sarà in vigore dal 1° gennaio 2025 e riguarderà soltanto quelle cartelle esattoriali che, affidate all’agente di riscossione, dopo 5 anni risultano ancora non riscosse. Questo avviene quando il debitore è nullatenente, deceduto o fallito e non c’è proprio speranza di riuscire a incassare la cartella. Invece di tenerla in sospeso in attesa, magari, di un saldo e stralcio, la riforma della riscossione prevede che sia discaricata in automatico e restituita all’ente creditore (che potrà decidere se cancellare il debito o affidarla nuovamente all’agente di riscossione – nel caso escano nuovi elementi).

Cartelle esattoriali cancellate, ma solo per debiti inesigibili

La novità 2025, quindi, è vero che porta alla cancellazione di molti debiti attualmente in magazzino dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, ma fa anche in modo che non si perdano tempo e risorse dietro crediti che difficilmente potranno essere recuperati.

In questo modo ci si concentra soltanto su quelli che, in qualche modo, possono rientrare nelle casse dell’Erario. L’esecutivo con la riforma della riscossione ha voluto rendere più snella la riscossione dei crediti e allo stesso tempo, dando maggiori possibilità ai debitori, tenta di rientrare del maggior numero di crediti possibili, ma senza concentrare le risorse su quelli che, ormai, sono inesigibili.

Se il debitore è nullatenente, infatti, l’Agente di riscossione non può pretendere il pagamento attuando, magari, il pignoramento, l’ipoteca o il fermo amministrativo. L’unica via è quella di discaricare la cartella inesigibile e dedicarsi a crediti recuperabili.