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Stralcio cartelle esattoriali fino a 5000 euro: come e per chi?

Stralciate le cartelle esattoriali di importo inferiore ai 5mila euro: vediamo per quali ruoli e chi vi rientra.

Il Decreto Legge 41 del 2021, il cosiddetto decreto Sostegni, ha previsto l’annullamento delle cartelle esattoriali di importo fino a 5mila euro.  Si tratta di un annullamento automatico per i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossioni e riferiti al periodo che va dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. Ma chi può beneficiare dello stralcio? Analizziamo cosa prevede il decreto in questione.

Stralcio cartelle esattoriali

Possono beneficiare del provvedimento sia le persone fisiche che i soggetti diversi dalla persone fisiche che nel corso del 2019 hanno percepito redditi imponibili inferiori ai 30mila euro. Per quanto riguarda, poi le cartelle stralciate devono contenere singoli carichi affidati all’AdE Riscossioni tra il 1 gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2010 e l’importo residuo da pagare per gli stessi deve avere un importo fino a 5mila euro (comprensivo di capitale, sanzioni e interessi).

Dallo stralcio sono esclusi i seguenti carichi:

  • sanzioni elevate da autorità penali
  • somme derivanti da sentenze della Corte dei Conti
  • importi dovuti a titolo di aiuti di Stato
  • dazi
  • Iva all’importazione

L’annullamento riguarda il singolo carico e non l’intera cartella esattoriale e questo è importante sottolinearlo visto che una cartella esattoriale di importo superiore ai 5mila euro può contenere anche diversi carichi tutti di importo inferiore a tale cifra. Tutti i carichi, quindi, che singolarmente non superano i 5mila euro di importo saranno, automaticamente, stralciati.

L’annullamento riguarda anche i carichi, sempre di importo inferiore ai 5mila euro, per i quali si è richiesta una precedente rateizzazione e che, in parte sono stati anche già pagati.

Inoltre se un carico inizialmente aveva un importo maggiore di 5mila euro ma, con i pagamenti effettuati l’importo residuo risulta essere inferiore a tale importo, lo stesso sarà annullato. Ci si riferisce, quindi, al debito residuo al 23 marzo 2021.

Per poter beneficiare dell’annullamento il contribuente non è tenuto a nessun adempimento visto che l’Agente di Riscossione procederà in autonomia allo stralcio dei debiti residui. Si potrà, in ogni caso, verificare l’avvenuta cancellazione o recandosi presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni presenti sul territorio o consultando la propria situazione debitoria telematicamente sul sito dell’ADER.