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Subito pensione nel 2025 con meno di 20 anni di contributi e dai 63 anni

Ci sono lavoratori che si trovano alle porte dei 67 anni di età ma con una carriera contributiva ancora monca. Parliamo di soggetti nati nel 1958 che nel 2025 compiendo 67 anni possono entrare nel perimetro della pensione di vecchiaia. Per la quale però sono necessari almeno 20 anni di contributi.

E se il lavoratore non ha questo genere di carriera come si fa? Uno strumento entrato in vigore quest’anno e riproposto dal governo dopo la sperimentazione di qualche anno addietro, è la risposta a questo problema. Basta presentare una domanda immediatamente, in modo tale da arrivare l’anno venturo a poter andare in pensione.

Subito in pensione nel 2025 anche se hai meno di 20 anni di contributi, ecco come

Hai 15 anni di versamenti oggi, oppure ne hai 16, 17 o 18? Se sei nato nel 1958 anche se nel 2025 arrivi all’età pensionabile dei 67 anni in pensione difficilmente potrai andarci. A meno che non sfrutti la cosiddetta Pace Contributiva.

E dopo che il 22 luglio l’INPS ha prodotto un comunicato esplicativo sullo strumento, ecco che tutti gli interessati possono andare a recuperare contributi in maniera diversa dalla semplice prosecuzione dell’attività.

Pace Contributiva, ecco di cosa si tratta

Con la Pace Contributiva i lavoratori hanno la facoltà di riscattare fino a 5 anni di contributi. Uno strumento che è valido fino al 31 dicembre 2025, ma che evidentemente, per chi deve andare in pensione l’anno venturo, deve essere attivato immediatamente.

L’INPS ha specificato che le domande scadono il 31 dicembre 2025. Ma dal momento che i contributi da recuperare prevedono il pagamento di un corrispettivo, anche rateale, è evidente che per trovarsi con la giusta carriera il giorno del compimento dei 67 anni, la solerzia è fondamentale.

Chi può recuperare fino a 5 anni di contributi per andare in pensione nel 2025

La misura non riguarda la generalità dei contribuenti. Infatti l’interessato deve essere un nuovo iscritto, cioè un lavoratore che ha iniziato a versare contributi non prima del primo gennaio 1996. E parliamo di contributi a qualsiasi titolo. Lo status di contributivo puro infatti prevede la completa assenza di contributi fino al 1995, anche se figurativi, da riscatto e così via dicendo.

Riscatto anche per chi ha recuperato giò 5 anni

In base al comunicato dell’INPS, la Pace Contributiva permette ai lavoratori di aggiungere fino a cinque anni di contributi con una specie di riscatto di tutti questi periodi che risultano non coperti da contribuzione. La misura è stata attiva pure dal 2019 al 2021.

E sempre l’INPS conferma che possono sfruttare questa facoltà anche coloro che hanno recuperato già 5 anni con la vecchia misura. In pratica anche chi, nonostante i 5 anni già riscattati con la Pace Contributiva 2019-2021, non è ancora arrivato a 20 anni di versamenti, adesso può nuovamente riscattare i periodi di vuoto.

Le regole della Pace Contributiva

La misura naturalmente è utile sia per arrivare a maturare il diritto alla pensione che per aumentare il numero di anni di contribuzione per aumentare di conseguenza l’importo della pensione. Si possono riscattare solo i periodi scoperti da contribuzione obbligatoria, purché successivi al primo accredito e fino al 31 dicembre 2023. In pratica non è possibile riscattare periodi precedenti la data di iscrizione alla previdenza obbligatoria. E naturalmente non si possono riscattare periodi successivi al 2023.

Subito pensione nel 2025 con meno di 20 anni di contributi e dai 63 anni

La misura può consentire di andare in pensione sia a chi compie 67 anni di età nel 2025 e punta alla pensione di vecchiaia che per chi compie 64 anni e punta alla pensione anticipata contributiva. Dal momento che questa misura riguarda i contributivi puri, c’è questa possibilità, che come tutti sanno prevede il raggiungimento di almeno 20 anni di versamenti. Quindi, riscattando fino a 5 anni di versamenti anche la pensione a 64 anni nel 2025 può essere centrata.

Anche la pensione anticipata contributiva si può a 63 anni di età

Sempre a condizione che l’importo della prestazione sia quanto meno pari a 3 volte l’assegno sociale INPS, oppure a 2,8 e 2,6 volte per le lavoratrici diventate mamme rispettivamente una sola volta o più volte. Considerando il fatto che le donne possono anticipare di un anno l’età di uscita sfruttando lo sconto di 4 mesi a figlio fino a massimo 12 mesi, l’uscita nel 2025 sfruttando la Pace Contributiva può arrivare anche prima. Quindi, subito pensione nel 2025 con meno di 20 anni di contributi e dai 63 anni di età.

Rate e vantaggi fiscali della Pace Contributiva

Come anticipato, l’INPS ha confermato che è necessario presentare la domanda entro il 31 dicembre 2025. Bisogna presentare istanza all’INPS con i soliti canali telematici. Quindi, rivolgendosi a professionisti del settore o Patronati, oppure sfruttando l’area riservata del sito INPS. Accedendo infatti al sito istituzionale dell’Istituto, dopo l’autenticazione tramite credenziali SPID, CIE o CNS, bisogna andare sull’area denominata “Portale dei servizi per la gestione della posizione assicurativa”. In questa sezione del sito c’è l’area “Riscatti”.

Ciò che si paga di riscatto con la Pace Contributiva può essere spalmato in più rate. Infatti si possono sfruttare fino a 120 rate mensili ma con importo minimo di 30 euro. E per anno di cassa, quanto versato può essere scaricato dal reddito.