La Meloni ha rimandato a casa il Generale Almasri e non ha riferito in Parlamento come la Costituzione prevede. Il governo viola principi costituzionali se non spiega in Parlamento il caso Paragon. E poi, la Costituzione prevede il diritto di uno Stato di difendersi. Il Manifesto di Ventotene non può essere “sbeffeggiato” come ha fatto la Meloni alla Camera. E chi più ne ha più ne metta. Il fatto che la sinistra spesso cita documenti e manuali storici e importanti per la nostra Repubblica o per l’Europa per attaccare il governo di centrodestra è una cosa quotidiana. Perché sembra che il nostro governo e la Premier Meloni siano autocrati, contrari alla democrazia, contrari alla Costituzione, alle libertà individuali e così via dicendo. La Carta Costituzionale è importante, tutti lo sanno. Sono i principi su cui si fonda la Repubblica italiana, e non sono uno scherzo. Schernire i Padri fondatori è sbagliato. Ed è sbagliato anche schernire gli autori del Manifesto di Ventotene. Ma è anche vero che la Costituzione a sinistra viene usata solo quando c’è da muovere accuse contro il governo. E adesso vedremo perché sulle pensioni per esempio tutto tace.
Sulle pensioni non c’è Costituzione che tenga: la sinistra difende la Carta e Ventotene solo per spot
Andare a Ventotene, a mettere fiori sulle tombe di qualche autore del Manifesto è solo l’ultima trovata della sinistra che rivendica di essere l’unica parte della politica italiana che ha valori e virtù. Ed è successo in passato anche sulla Costituzione. Quante volte da Formigli su La7 a Piazza Pulita, oppure da Floris sulla stessa rete si sono presentati Giuseppe Conte, Elly Schlein, Matteo Renzi e altri rappresentanti delle opposizioni di governo a parlare di Costituzione violata. Lo hanno detto anche per la riforma della Giustizia. Guai a mettere mano alla Costituzione o a fare cose diverse da quelle che prevede la Carta. Eppure la Costituzione parla pure di pensioni, al suo articolo 38 recita: “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L’assistenza privata è libera.”
Tutte le cose che non funzionano sulle pensioni e che nessuno dice
La sinistra parla di Ventotene, parla dei padri costituenti, ma avete mai sentito dire che va seguito l’articolo della Costituzione sopra citato? Gli invalidi devono essere tutelati dallo Stato così come quelli che non hanno mezzi per vivere. La soluzione di oggi sono 333 euro al mese per l’invalido. Avete sentito qualcuno dire, facciamo che aumentiamo le pensioni per gli invalidi senza bandiere ma con un provvedimento unico dell’intero Parlamento? Mai. Così come nessuno ha detto che per la vecchiaia devono essere assicurati dallo Stato i minimi vitali per le esigenze della vita. Cosa che sempre l’articolo 38 sopra citato dice. Niente di tutto questo. Pensioni spesso sotto 500 euro. Dalla Fornero ospite sempre a “Di Martedì” da Giovanni Floris a tutti coloro che sono ostili verso il governo di Centrodestra e riempiono i talk show, critiche pure alla quota 100 del 2019 di Matteo Salvini. Ma allora, dare pensioni più dignitose non è una cosa da mettere a punto per seguire la Costituzione che a sinistra si vantano di seguire alla lettera? I dettami della Costituzione o di altri trattati e manifesti che la sinistra sventola ogni volta tra manifestazioni e proseliti, valgono solo quando c’è da parlare di migranti?