Ieri 7 dicembre il governo ha fatto il passo decisivo sulla legge di Bilancio. Ha depositato un emendamento che corregge alcune misure che erano state inserite per quanto riguarda le pensioni. Adesso i tagli alle pensioni vengono inseriti solo per i trattamenti anticipati e non per quelli di vecchiaia.
Tagli sulle pensioni, si salvano quelle di vecchiaia, emendamento approvato
Se c’è stata una norma della legge di Bilancio largamente discussa questa norma è stata quella del taglio delle pensioni di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. Le penalizzazioni hanno messo in agitazione sindacati e lavoratori. Ma adesso con l’emendamento prima citato, qualcosa viene corretto. C’è chi parla di passo indietro del governo. Le penalizzazioni però restano, ma soltanto
per chi lascia il lavoro in anticipo. Si salvano quindi i pensionamenti di vecchiaia.
Ecco cos’altro cambia della manovra
Un’altra novità appena introdotta riguarda l’avvio dei tagli. Infatti stando a quanto riporta anche il sito Skytg24, nel testo di legge per tutti coloro che maturano i requisiti entro quest’anno il taglio delle pensioni non si materializza. Oltretutto medici ed infermieri godranno anche del vantaggio, a loro scelta, di restare al lavoro fino al compimento dei 70 anni di età. Ma non solo, perché per chi resta in servizio e poi esce con la pensione anticipata, ecco che si godrà di una riduzione del taglio di 1/36 per ogni mese in più di permanenza al lavoro. Infine un ritocco alle finestre, con un mese di attesa in più per chi matura il diritto alla pensione anticipata entro il 2025, 2 mesi per il 2026, 4 per il 2027 e 6 mesi per gli anni successivi.