Dopo oltre un anno e mezzo di attesa finalmente si sblocca l’iter per poter richiedere l’anticipo TFS da parte delle banche per i dipendenti pubblici.
A comunicarlo è l’INPS con un comunicato stampa di ieri nel quale annuncia che da oggi, 18 novembre, è possibile presentare all’istituto domanda per la quantificazione del TFS spettante.
La domanda può essere presentata anche tramite patronati ed è necessaria per poter, poi, richiedere le somme di anticipo alle banche aderenti all’accordo.
Previsto dal decreto 4/2019, lo stesso che ha introdotto la quota 100, l’anticipo è rimasto bloccato fino ad ora per un iter burocratico dell’attuazione che, finalmente oggi, vede la sua fine con la comunicazione che si potrà richiedere la certificazione mancante.
Per approfondire leggi anche:
Con il messaggio 4315 del 17/11/2020 l’INPS, inoltre, fornisce le istruzioni per presentare domanda di certificazione i autonomia:
l cittadino può presentare la domanda di quantificazione TFS/TFR ai fini dell’anticipo finanziario effettuando l’accesso al portale dell’Istituto se in possesso di PIN dispositivo (si rammenta, che dal 1 ottobre 2020 l’Istituto non rilascia più PIN), SPID (di Livello 2), CIE (Carta di Identità Elettronica 3.0) o CartaNazionale dei Servizi.
La selezione del servizio all’interno del portale stesso può essere effettuata digitando il termine “Quantificazione” nell’apposito campo di ricerca.
Il cittadino potrà quindi selezionare, a seconda che sia in regime di TFS o di TFR, uno dei due servizi dedicati:
- “Simulazione del TFS o invio domanda di quantificazione del TFS” > “Quantificazione TFS”
- “Richiesta quantificazione TFR per dipendenti pubblici e dichiarazione beneficiari/eredi per liquidazione TFR – Domanda” > “Quantificazione TFR”.