Come si possono evitare i tagli di assegno che la pensione per quotisti ha previsto quest’anno? La domanda è comune a tanti lavoratori che pensano alla Quota 103 per andare in pensione. La misura infatti è valida anche nel 2024. E non era sicura questa cosa dal momento che Quota 103 scadeva il 31 dicembre 2023. Quindi, è importante che il governo abbia pensato alla proroga di un altro anno del trattamento. Ma a conti fatti la pensione con questo strumento è penalizzata rispetto al passato. Perciò, in base all’anno di nascita e ad alcuni requisiti già centrati in passato, si può ancora ovviare, superando gli inasprimenti introdotti quest’anno.
Prima Quota 100, poi 102 e adesso 103, cosa è cambiato?
Prima di tutto vediamo di capire come la Quota 103 ha peggiorato la situazione per gli aspiranti pensionati quotisti. La quota 103 nel 2024 ha i seguenti requisiti:
- età minima 62 anni;
- contribuzione versata non inferiore a 41 anni.
I requisiti di cui sopra sono gli stessi che valevano per la Quota 103 nel 2023. Però la pensione oggi è calcolata con il contributivo, mentre prima era mista (retributiva fino al 1995 o al 2011, contributiva poi). E questo significa tagli di assegno importanti. Come importante è la soglia massima di pensione fruibile che nel 2023 era massimo 5 volte il trattamento minimo e oggi è massimo 4 volte.
Andando ancora più indietro, dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021 c’era la Quota 100. SI poteva andare in pensione con calcolo misto del trattamento e senza importo massimo, con:
- 62 anni di età;
- 38 anni di contributi versati.
Stessa età della quota 100 ma 3 anni in meno di contributi. Dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 invece è stata introdotta la Quota 102, per la quale servivano:
- 62 anni di età;
- 41 anni di contributi.
Anche per la quota 102 nessun vincolo di importo massimo della prestazione e calcolo misto del trattamento.
Come evitare di finire nei tagli della nuova Quota 103
Chi è nato nel 1961 se ha completato i 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023 può evitare gli inasprimenti. Potrà infatti uscire con la Quota 103 ma con la vecchia versione. Quindi, calcolo misto del trattamento e se possibile, importo più alto di 4 volte il trattamento minimo (soglia 2023 fissata a 5 volte questo trattamento). La cristallizzazione del diritto vale per la Quota 103, ma vale anche per le vecchie misure. Quindi, chi è nato nel 1958, se aveva già 38 anni di contributi al 31 dicembre 2022, può andare in pensione con la Quota 102. Lo stesso può fare il lavoratore nato nel 1959, che alla data del 31 dicembre 2021 aveva maturato 38 anni di contributi.