Diverse volte abbiamo affrontato il campo delle maggiorazioni sulle pensioni, ovvero cifre aggiuntive che deve essere il titolare di una pensione a richiedere. Una situazione di questo genere può riguardare anche i vedovi titolari di una pensione di reversibilità del coniuge. Soprattutto se sono anche invalidi al 100% o con indennità di accompagnamento. Non sarà una maggiorazione nel senso stretto del termine che si usa nella previdenza sociale. ma parliamo pur sempre di cifre aggiuntive sulla pensione. Che possono anche dare diritto a degli arretrati molti cospicui perché di diversi anni. In effetti c’è una maggiorazione ai vedovi sulla loro pensione, subito aumento e quasi 3.200 euro di arretrati agli invalidi, questo ciò che adesso capiremo come funziona.
Una maggiorazione ai vedovi sulla loro pensione, subito aumento e quasi 3.200 euro di arretrati agli invalidi
Ai vedovi quasi 3.200 euro di arretrati se in passato non hanno provveduto a richiedere la maggiorazione della pensione di reversibilità. Molti sicuramente non sanno di aver diritto a questa maggiorazione e di conseguenza non hanno presentato la domanda. La normativa previdenziale italiana ai vedovi offre questa specifica maggiorazione contenuta nelle tabelle ANF (Assegni Nucleo Familiare) che si chiama assegno di vedovanza.
Una prestazione aggiuntiva che non viene assegnata automaticamente ma che deve essere l’interessato a chiedere. E se il diritto alla maggiorazione c’è dalla data del decesso del coniuge, chi prende la reversibilità può arrivare adesso a chiedere sia l’aumento della pensione futura, che ben 5 anni di arretrati.
La reversibilità dei vedovi, ma se invalidi, soldi in più sulla pensione
Un vedovo ha diritto alla pensione di reversibilità pari al 60% dell’assegno percepito dal defunto quando era in vita. Ma se il vedovo è invalido, magari con indennità di accompagnamento o con inabilità al lavoro al 100% spetta pure l’assegno di vedovanza.
Se la condizione di invalidità è vecchia, cioè antecedente la data del decesso, allora ecco che oltre a chiedere l’assegno di vedovanza per i mesi successivi il vedovo può chiedere la stessa prestazione anche per i mesi o gli anni precedenti, cioè quelli a partire dal decesso del coniuge. Il limite massimo di tempo per chiedere gli arretrati è di 5 anni.
L’assegno di vedovanza è ad importo fisso, ovvero da 19,59 euro al mese se il reddito del vedovo è compreso nella forbice tra 33.274,23 euro e 37.325,55 euro. Oppure da 52,91 euro al mese se il reddito è inferiore a 33.274,23 euro. Evidentemente, chi ha diritto a 60 mesi di arretrati, pari ai 5 anni già citati, può arrivare a prendere esattamente 3.174,60 euro.