Una nuova super rottamazione delle cartelle nel 2025, 120 rate è più debiti da cancellare Una nuova super rottamazione delle cartelle nel 2025, 120 rate è più debiti da cancellare

Una nuova super rottamazione delle cartelle nel 2025, 120 rate e più debiti da cancellare

Una nuova super rottamazione delle cartelle nel 2025 è dentro un emendamento della manovra, con 120 rate e più debiti da cancellare.

Al momento nella legge di Bilancio non c’è in previsione nessuna nuova rottamazione delle cartelle. Il testo fuoriuscito a metà ottobre dal Consiglio dei Ministri non prevede quindi un nuovo condono e nessuna nuova sanatoria. Come tutti sanno però la legge di Bilancio tutto è tranne che approvata e definitiva. Adesso in Parlamento siamo alla fase degli emendamenti dei gruppi parlamentari, dei partiti e dei parlamentari. Si tratta delle solite proposte correttive alla manovra che alle Camere vanno valutate ed eventualmente approvate per inserirle eventualmente nel testo definitivo della legge di Bilancio. Dei tanti emendamenti però se si parla di cartelle esattoriali c’è quella che noi definiamo una nuova super rottamazione delle cartelle nel 2025. E nulla a che vedere con la proposta fatta da Forza Italia qualche giorno fa che prevedeva la riapertura dei termini della rottamazione quater e una estensione delle cartelle esattoriali da rottamare. La nuova super rottamazione delle cartelle esattoriali 2025 è a firma della Lega e come tale è una misura che potrebbe interessare molti contribuenti.

La rottamazione delle cartelle di oggi, ecco come funziona

La rottamazione quater è quella rottamazione delle cartelle con cui i contribuenti hanno potuto definire in misura agevolata le loro pendenze con l’Agenzia delle Entrate Riscossione fino al 30 giugno 2022. Molti dei richiedenti la rottamazione quater hanno iniziato a pagare le rate per poi fermarsi. E questo è un problema consueto delle rottamazioni delle cartelle perché non tutti quelli che aderiscono riescono a far fronte alla rateizzazione ottenuta. Tutto questo nonostante con la rottamazione vengono azzerate sanzioni e interessi oltre che gli aggi di riscossione. Detto questo, la rottamazione delle cartelle 2023 è stata la quarta versione di questo provvedimento. Misure che le opposizioni del governo contestano perché reputano un favore agli evasori. Nonostante tutte le contestazioni e le critiche però adesso la Lega ne propone una nuova. Anche perché in linea generale ogni rottamazione delle cartelle produce, sia effettivamente che solo sulla carta, degli introiti del governo. Soldi che vanno a bilancio che quindi servono per rimpinguare le casse dello Stato.

La super rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali 2025

La nuova rottamazione delle cartelle di matrice leghista è una misura che sarebbe diversa dalla precedente e soprattutto sarebbe più favorevole per i contribuenti. La rottamazione quater infatti ha concesso la possibilità ai contribuenti con debiti con il fisco di andare a pagare tutti i debiti affidati all’agenzia di riscossione entro il 30 giugno 2022. Ed in maniera agevolata, cioè al netto di sanzioni, interessi e aggi di riscossione. E con rate a partire da ottobre 2023 per finire a novembre 2027. In totale 16 rate, questo è il numero che il governo all’epoca decise di introdurre per la definizione agevolata delle cartelle esattoriali le cui domande sono scadute il 30 giugno 2023.

Una nuova super rottamazione delle cartelle nel 2025, 120 rate e più debiti da cancellare


Rate trimestrali e quindi debiti spalmati in cinque anni dal 2023 al 2027. Adesso invece nella proposta della Lega a prima firma di Alberto Gusmeroli, ecco la grande novità. Restando il fatto che le cartelle esattoriali verrebbero rottamate al netto di sanzioni, interessi e aggi di riscossione, ecco che emerge la possibilità di andare a scaricare tutte queste cartelle non più in 16 rate trimestrali bensì in 120 rate mensili. Significa spalmare il debito in ben 10 anni. Oltretutto la possibilità di rottamare le cartelle verrebbe estesa non più alle cartelle fino al 30 giugno 2022 come con la rottamazione quater, ma a quelle fino al 31 dicembre 2023.