C’era molta attesa sul finire del 2024 per quanto riguarda la proroga poi effettivamente aggiunta nella manovra finanziaria, dell’Ape sociale. Una misura molto importante per tanti contribuenti che rientrano in specifiche categorie. Caregivers che assistono un parente disabile grave con cui convivono. Disoccupati che hanno terminato di prendere la Naspi. E poi, gli addetti ai lavori gravosi da 7 degli ultimi 10 anni o da 6 degli ultimi 7 anni. Ed infine gli invalidi con almeno il 74% di invalidità civile. Tutti soggetti che aspettavano l’Ape sociale per andare in pensione intorno ai 63 anni (esattamente dai 63 anni e 5 mesi). Attesa per una misura che poi, a conti fatti si manifesta peggiore di quanto ci si poteva aspettare. A tal punto che ci sono per esempio degli invalidi che farebbero bene a cercare strade alternative. ma perché diciamo questo e quali sarebbero queste strade alternative? Come vedremo, al posto dell’Ape sociale si può prendere una pensione oltre 1.500 euro al mese a 63 anni.
L’Ape sociale e i suoi limiti
Molti lavoratori e contribuenti dopo l’attesa per la proroga adesso potranno prendere l’Ape sociale. Per esempio ci sono invalidi che potranno andare in quiescenza con questa misura se hanno almeno 63 anni e 5 mesi di età e 30 anni di versamenti. Però si tratta di una misura che dura solo fino a 67 anni essendo una misura di accompagnamento alla pensione vera. Una sorta di reddito ponte che non può superare l’importo mensile di 1.500 euro al mese. E non potrà superare questa cifra per l’intera durata della fruizione. Questo perché la pensione con l’Ape sociale non viene indicizzata al tasso di inflazione. Impossibile prendere una pensione oltre 1.500 euro al mese a 63 anni con l’Ape sociale. Misura che non prevede nemmeno tredicesima, maggiorazioni, assegni familiari, reversibilità e che prevede il divieto di cumulare la pensione con un altro reddito da lavoro (eccezionalmente ammesso il lavoro autonomo a carattere occasionale sotto i 5.000 euro di reddito annuo).
Una pensione oltre 1.500 euro al mese a 63 anni: si può anche con 20 anni di versamenti
Inevitabile sottolineare tutte le storture della misura, con le sue tante limitazioni. A tal punto che un invalido se ha una invalidità leggermente superiore alla minima prevista dall’Ape sociale, che come detto è pari al 74%, farebbe bene a scegliere una via alternativa che è assolutamente possibile. Esiste una misura che può consentire di prendere una pensione oltre 1.500 euro al mese a 63 anni. Perché l’età di partenza di questo strumento per invalidi particolari, parte dai 56 anni per le donne e dai 61 anni per gli uomini. La misura si chiama pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile. E con questa misura che si può superare l’ostacolo dell’Ape sociale e soprattutto prendere una pensione oltre 1.500 euro al mese a 63 anni.
Invalidi e pensioni, ecco la scelta che si può fare per una pensione oltre 1.500 euro al mese a 63 anni
Chi compie 63 anni e 5 mesi ed ha 30 anni di versamenti (per la pensione di vecchiaia con invalidità bastano anche 20 anni), se ha una invalidità pari almeno all’80% può optare per la pensione di vecchiaia anticipata con invalidità specifica. Senza limiti di importo, con la pensione calcolata normalmente e così via dicendo. Attenzione però. L’invalidità deve essere specifica per il lavoro che svolge il diretto interessato e non generica come è l’invalidità civile. Significa che bisogna avere la riduzione della capacità lavorativa specifica per il lavoro e le mansioni che si svolgono. Ripetiamo, con l’80% di invalidità pensionabile si può anche trovare una strada alternativa all’Ape sociale, e soprattutto una strada molto migliore per andare in pensione.
