Perderà oltre 200 euro al mese di pensione chi ci va a 62 anni Perderà oltre 200 euro al mese di pensione chi ci va a 62 anni

Una pensione più alta e in anticipo di 4 anni, ecco come fare

Come funziona la pensione di quota 103 nel 2025, le regole di calcolo, i limiti e tutti i requisiti.

Ed anche il 2025 non ha prodotto alcun superamento della legge Fornero. Il superamento della riforma del governo Monti nel 2012 non ha visto i natali nella legge di Bilancio 2025. Nessuna traccia della tanto pubblicizzata quota 41 per tutti. E niente da fare anche per la flessibilità in uscita o per la famosa pensione di garanzia giovani. Però la manovra introduce alcune novità in materia pensionistica. Sempre se si possono considerare novità le proroghe di alcune misure che erano in scadenza il 31 dicembre 2024. Oggi ci sono diverse possibilità di andare in pensione specialmente per chi compie i suoi 62 anni di età.

Una pensione più alta e in anticipo di 4 anni, ecco come fare


Nella legge di Bilancio 2025 non c’è la riforma delle pensioni, però nel 2025 chi compie almeno 62 anni di età avrà ancora un canale di pensionamento da sfruttare che si chiama quota 103. La misura permette con almeno 62 anni di età di andare in pensione con quelle che possono essere benissimo considerate le nuove pensioni 2025 per i nati fino al 1963
La proroga con estensione al 2025 della quota 103 consente ai lavoratori con 62 anni di età e con 41 anni di contributi di andare in pensione esattamente come hanno fatto nel 2024 coloro che hanno raggiunto gli stessi requisiti entro il 31 dicembre scorso. Nella conferma della quota 103 infatti non ci sono novità, e quindi si può accedere alla pensione con gli stessi requisiti validi nel 2024.

La nuova versione della pensione anticipata di quota 103


La quota 103 è una misura che dal 2024 ha cambiato le regole di calcolo della prestazione ma non solo. Perché sono stati ritoccati anche gli importi che si possono prendere come prestazione massima.

Ricapitolando, i requisiti per la misura resteranno i 62 anni di età come limite minimo richiesto ed i 41 anni di contributi come soglia da rispettare. Dei 41 anni, almeno 35 anni di contributi devono essere effettivi da lavoro. Significa che nei 35 anni non vanno considerati i contributi figurativi da disoccupazione o malattia.

Il calcolo della pensione e gli importi di quota 103

Con la quota 103 la pensione è calcolata interamente con il sistema contributivo.
Un sistema di calcolo della prestazione che penalizza il lavoratore che ha già almeno 18 anni di versamenti al 31 dicembre 1995. E non sono pochi i lavoratori in queste condizioni tra quelli che hanno completato una carriera di 41 anni di versamenti. Questi lavoratori avrebbero diritto ad un calcolo retributivo fino al 31 dicembre 2011 e che invece vengono penalizzati da un calcolo completamente contributivo della prestazione. Con ricadute anche del 30% come importo della pensione.

L’importo massimo della prestazione 2025 è più alto del 2024


Come nel 2024 anche nel 2025 la quota 103 ha un limite di importo massimo da non superare. Infatti la prestazione, a prescindere da ciò che esce fuori dalla liquidazione della prestazione da parte dell’INPS in base all’ammontare dei contributi versati dall’interessato, non può superare 4 volte il trattamento minimo.

Nel 2024 il trattamento minimo era pari a 598,61 euro al mese, e quindi la pensione di quota 103 nel 2024 non poteva superare 2.394,44 euro. Nel 2025 il trattamento minimo è salito a 603,40 euro al mese. Questo significa che anche il limite massimo di pensione da prendere con la quota 103 sale. Infatti si sale come logica vuole a 2.413,60 euro al mese.