Una pensione subito con l’80% di invalidità, nel 2025 anche in nati nel 1969 Una pensione subito con l’80% di invalidità, nel 2025 anche in nati nel 1969

Una pensione subito con l’80% di invalidità, nel 2025 anche in nati nel 1969

Lo sai che on l’80% di invalidità, nel 2025 anche in nati nel 1969 possono andare in pensione? Ecco perché è fattibile.

Perché pochi sfruttano la possibilità di andare in pensione oltre 10 anni prima grazie ad una determinata invalidità? La domanda è lecita dal momento che in Italia e nel sistema previdenziale esiste una misura che permette alle lavoratrici di andare in pensione 11 anni prima ed ai lavoratori di farlo 6 anni prima. Solo che statisticamente lo strumento è poco usato. Eppure non ci sono certo requisiti troppo pesanti da centrare. E nel 2025 questo canale di pensionamento può essere sfruttato. Una pensione subito con l’80% di invalidità nel 2025 potrebbe davvero essere una soluzione che diversi lavoratori possono sfruttare. Senza dover necessariamente aspettare novità dal governo, ipotetiche alquanto difficoltose riforme e nuove normative.

Una pensione subito con l’80% di invalidità, nel 2025 anche in nati nel 1969


Oggi parliamo di una delle misure più favorevoli che esistono per la pensione e che permette di uscire con una età molto bassa, soprattutto alle lavoratrici. Si chiama pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile e consente di anticipare la pensione di 11 anni per le donne e di 6 anni per gli uomini. Dal nome si evince che si tratta di una misura di pensionamento anticipato, ma che, come per le pensioni di vecchiaia, ha una carriera contributiva da centrare pari a 20 anni.

E soprattutto, parla di invalidità, anche se non civile ma specifica.
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Con la pensione anticipata con invalidità pensionabile si può andare in pensione anche a 56 anni. Una età nettamente bassa quindi. Basti pensare che oggi un invalido può scegliere tra diverse misure pensionistiche, ma tutte ad età nettamente maggiori.

Ed anche se ci sono misure per invalidi che non prevedono un limite anagrafico, sono misure che hanno una carriera contributiva talmente lunga da centrare che rende l’uscita a 56 anni praticamente impossibile.
Per l’Ape sociale, che è una delle misure destinate ad invalidi civili al 74%, servono oggi 63 anni e 5 mesi di età con 30 anni di contributi. Per Opzione Donna servono 61 anni a meno che l’invalida non abbia avuto dei figli, ed in questo caso l’età scende a 59 anni con due o più figli oppure a 60 anni con un solo figlio.

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La quota 41 per i precoci, sempre per invalidi al 74% almeno, non ha limiti di età. Ma per completare i 41 anni di contributi necessari, anche iniziando a lavorare a 18 anni come precoce, porta l’uscita a quasi 60 anni di età.
Ecco quindi che la pensione con invalidità pensionabile è molto favorevole.

Cos’è l’invalidità pensionabile?


Con la pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile, possono uscire in questo 2024 le nate nel 1968. Perché sono le donne che con 56 anni di età e 20 anni di contributi possono lasciare il lavoro. Per gli uomini i requisiti sono più elevati. Infatti nel 2024 possono uscire i nati nel 1963 e cioè quelli che hanno compiuto almeno 61 anni di età. Ma non si parla di invalidità civile naturalmente.

A prescindere dal fatto che serve l’80% di grado di invalidità e non il 74% come per Opzione Donna, Ape sociale e quota 41, l’invalidità civile non serve.
L’invalidità civile è considerata generica in quanto parla di riduzione della capacità lavorativa di un soggetto, per qualsiasi attività. L’invalidità specifica invece riguarda il lavoro che il soggetto ha svolto per la maggior parte della sua vita lavorativa.

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La procedura per ottenere questa particolare invalidità è simile a quella della invalidità civile. Infatti si parte dal certificato medico introduttivo del medico curante per poi passare alla domanda all’INPS ed alla successiva visita medica presso la commissione.

Nel certificato medico però ci deve essere il richiamo alla Legge 222 del 12 giugno 1984, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 16 giugno 1984. Si tratta appunto della Legge che reca disposizioni sulla “Revisione della disciplina dell’invalidità pensionabile.”

L’invalidità, quale è quella buona per la pensione a 56 anni?


Potrà sembrare un qualcosa di complicato da capire ma l’invalidità pensionabile è una cosa abbastanza semplice. Chi crede che sia complicato arrivare all’80% di invalidità specifica e che sia più semplice arrivare all’80% di invalidità civile, deve comprendere di cosa parliamo. Ci sono patologie più o meno gravi e ci sono invalidità ed invalidità.

Se la menomazione di cui è affetto un individuo può sembrare grave ma non talmente grave da incidere sulle possibilità di continuare a svolgere il suo lavoro, ecco che si può arrivare ad un grado di invalidità civile elevato, ma che non offre possibilità di andare in pensione se non rientrando in una delle misure prima citate ma ad età nettamente più elevate.
Invece ci sono menomazioni che possono essere considerate basse come invalidità civile, ma che precludono l’attività lavorativa in maniera più seria. Perché è una menomazione che non permette all’interessato di svolgere il lavoro che ha sempre svolto.