Per vedovi e vedove la normativa riconosce alcuni aiuti fondamentali che si traducono in bonus economici per mantenere lo stile di vita che si aveva in costanza di matrimonio. Con e senza figli i vedovi, sia uomini che donne, hanno diritto a diverse prestazioni economiche che vanno dalla pensione ai superstiti, all’assegno di vedovanza passando anche per gli aiuti previsti dai fondi privati. Ovviamente tutto questo spetta oltre all’eredità del coniuge.
Vedovi, quali aiuti spettano?
Sicuramente per chi rimane vedovo l’aiuto più importante è rappresentato dalla pensione di reversibilità o pensione indiretta. La pensione di reversibilità spetta se il coniuge defunto era già pensionato, la pensione indiretta è riconosciuta nel caso il coniuge defunto era ancora in attività e l’importo è calcolato sulla pensione che sarebbe spettata al momento del decesso.
Il trattamento (la cosa vale per entrambe le pensioni ai superstiti) è riconosciuto dall’Inps al coniuge superstite sia che siano presenti figli a carico, ma anche nel caso che non ce ne siano. L’unica differenza va ricercata nella quota spettante che ammonta al:
- 60% per il vedovo o la vedova senza figli a carico;
- 80% se è presente almeno un figlio a carico;
- 100% se i figli a carico sono almeno due.
La pensione di reversibilità spetta anche a chi era separato legalmente dal coniuge defunto, ma in caso di divorzio il diritto c’è soltanto nel caso di vedovi non risposati e beneficiari di assegno di mantenimento periodico.
Come si presenta domanda di pensione di reversibilità?
Per avere diritto alla prestazione è necessario presentare apposita domanda all’Inps allegando la seguente documentazione:
- certificato di matrimonio;
- certificato di morte;
- dichiarazione dei redditi;
- stato di famiglia alla data del decesso;
- dichiarazione di non avvenuta pronuncia di sentenza di separazione con addebito e di non avvenuto nuovo matrimonio;
- dichiarazione sul diritto alle detrazioni d’imposta;
- modalità di pagamento della pensione di reversibilità.
Quando spetta l’assegno di vedovanza?
Un altro beneficio che spetta ai vedovi, ma non a tutti, è l’assegno di vedovanza. SI tratta di un trattamento economico riconosciuto solo a chi rispetta tutte le seguenti condizioni:
- è vedovo di un lavoratore dipendente pubblico o privato;
- percepisce pensione di reversibilità;
- è invalido al 100% o titolare di indennità di accompagnamento;
La domanda dell’assegno di vedovanza va presentata all’Inps o contestualmente alla domanda di pensione di reversibilità o anche successivamente.
Assegno unico genitori vedovi
L’assegno unico per i figli a carico spetta anche ai genitori vedovi. Fino allo scorso anno per questi genitori non era possibile fruire della maggiorazione spettante nel caso di entrambi i genitori che lavorano, ma da quest’anno il buco normativo che lasciava esclusi dalla maggiorazione i genitori vedovi è stato colmato.
Dal 2024 è possibile anche per i vedovi richiedere l’assegno unico maggiorato che è riconosciuto ai nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano. Possono chiederlo i vedovi che risultano essere lavoratori con uno o più figli a carico e spetta una maggiorazione di 30 euro extra mensili per ogni figlio beneficiario dell’assegno unico.
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